The Prestigious World Awards!
Broken Idol's greatest strength is their ability to separate themselves from the believing crowd
Sono il pensiero libero che cammina da solo sulle sue gambe e che nulla lo può distruggere, niente lo può fermare e che la paura ha finalmente distrutto. Insieme a quest'ultima ha annientato tutte le Forme Pensiero e Manipolazioni indotte da Sistemi asserviti a Poteri Occulti e Forti che credono di poter opprimere ciò che è per Diritto Immutabile Incorruttibile Imarcescibile ed Indistruttibile. La vittoria dell'IO SONO sul vuoto cosmico che ancora non è consapevole e prima o poi lo diventerà! IO PROCLAMO LA MIA LIBERTA'
Scopri i primi inni ribelli che stanno trasformando urla di protesta in inno inter-generazionale: la colonna sonora grezza di chi rifiuta ogni conformismo, scrivendo la rivoluzione una nota alla volta.
Un inno alla riconquista del reale
"Last Digital Detox" dei Broken Idols è un urlo poetico contro l’alienazione digitale, un invito a spegnere gli schermi e ritrovare l’essenza umana. Nell'eterno conflitto tra connessione virtuale e solitudine esistenziale, questo singolo è in realtà un esperimento sociale in forma musicale. I Broken Idols sfidano gli ascoltatori a un blackout volontario: "Spegni, disconnetti, esisti".
2 Singolo - "My Personal Fake News" Un grido di ribellione nell'era della disinformazione "My Personal Fake News" dei Broken Idols è un pugno sonoro contro la manipolazione mediatica, un viaggio tra verità distorte e realtà filtrate. Sfidiamo l’ascoltatore a decostruire le narrazioni imposte, rifiutando l’omologazione Mainstream. Disponibile su tutte le piattaforme dal [inserire data]. Remix, Anteprime esclusive e contenuti speciali su https://bandcamp.com/brokenidols.
Un viaggio tra controllo, illusione e ribellione
Track 1: "Conspiracy Theory is Real" Un inno che smaschera il sottile confine tra verità e manipolazione. Clonazione di politici - Industrie private che pilotano i governi - prigione forzata Plandemica i temi trattati
Track 2: "I Vote the Dumbest (pretending he’s Smart)" Satira sulla politica odierna ispirata a figure di leader populisti e alla loro retorica basata su semplificazioni pericolose, il brano ridicolizza la loro adorazione acritica.
“Quando la libertà si piega al conformismo e la verità si nasconde dietro algoritmi, cosa resta di noi? Chi osa più dubitare, sfidare e ridisegnare i confini tra ciò che ci viene imposto e ciò che scegliamo di essere? Perché la libertà non è un hashtag, la verità non è un filtro, e resistere non è segno di debolezza, ma l’unico atto rivoluzionario rimasto in un’epoca di certezze prefabbricate.”